COMUNICATO STAMPA N. 18

COMUNICATO STAMPA


L’IISS “G. Carducci” di Comiso è stata inserito come scuola polo nell’ambito delle attività di formazione del PNLS (Piano Nazionale Lauree Scientifiche). Si tratta di un ruolo di grande importanza in quanto la scuola comisana sarà il punto di riferimento per il progetto per tutti gli istituti superiori della provincia di Ragusa. Proprio per questo nel periodo da febbraio a maggio al Carducci si svolgeranno quattro incontri con attività teoriche e di laboratorio che coinvolgeranno gli studenti delle ultime classi del Carducci stesso e alunni dei licei di Vittoria, oltre ai professori di Scienze naturali delle scuole superiori di tutta la provincia. Per gli studenti le attività svolte, in forza della convenzione stipulata dal “Carducci” con l’Università di Catania, avranno uno scopo formativo ed orientativo e verranno considerate anche come ore di Alternanza Scuola Lavoro, certificate dall’Università di Catania. Per i docenti trattasi di aggiornamento e didattica disciplinare rientrante nelle finalità del Piano Nazionale Lauree Scientifiche (azione 3: consolidare, sviluppare e mettere a sistema le opportunità di crescita professionale dei docenti di materie scientifiche in servizio nella scuola secondaria di secondo grado) . Referente del progetto il prof. Salvatore Garofalo; a seguire le attività anche i proff. Giovanni Arena e Maria Mautese.

Gli alunni coinvolti, appartenenti alle ultime classi del liceo classico e scientifico, guidati dal prof. Garofalo, hanno già partecipato al primo step dell’attività, il laboratorio di chimica organica, presso il dipartimento di chimica università di Catania. Prima hanno seguito una lezione in aula per le norme di sicurezza nei laboratori chimici, cenni sulla spettroscopia e la parte teorica sull'esperimento inerente la preparazione dei saponi, mentre dopo la pausa pranzo hanno fatto nel laboratorio del dipartimento l’esperienza di preparazione del sapone . Si è trattato di un’esperienza non solo entusiasmante ma dall’alto valore formativo, perché ha permesso agli alunni di vivere da vicino un’attività laboratoriale e di ricerca.

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