COMUNICATO STAMPA N. 17
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- Pubblicato Giovedì, 15 Febbraio 2018 17:42
COMUNICATO STAMPA
“A cosa serve studiare il greco se è una lingua morta? ” questa è la solita domanda che milioni di adolescenti si pongono prima di compiere il passo decisivo per scegliere il liceo da frequentare.
Molto spesso accade che il liceo classico viene immediatamente scartato dagli alunni in quanto considerato impegnativo e pesante. Si è spesso convinti che il greco e il latino, studiati al Liceo Classico, siano lingue morte e poco utili; ma siamo sicuri dell’inutilità di queste due lingue?
In occasione del III anniversario della Giornata mondiale della lingua greca moltissimi licei classici hanno alzato la voce ancora una volta per far conoscere la loro rilevanza. L’iniziativa è stata promossa dall’università di Bologna e abbracciata da molte istituzioni proprio perché , al contrario di quanto si possa pensare, la cultura e la lingua greca sono assolutamente vive e per di più la lingua greca moderna è parlata ancora oggi non solo in Grecia ma anche in Italia all’interno delle comunità greco albanesi.
Il Liceo Classico “Giosuè Carducci” di Comiso ha aderito all’evento e si è messo alla prova, mostrandosi ancora una volta sensibile alle sollecitazioni che vengono dall’esterno; inoltre il liceo comisano è stato l’unico in tutta la provincia ad aver partecipato all’iniziativa, rendendo onore alla lingua greca e facendoci riflettere sulla sua importanza.
I ragazzi delle classi del biennio, guidati dalle prof.sse Rosanna Distefano e Maria Stella Micieli, hanno messo in scena una piccola rappresentazione, nella quale il Liceo Classico personificato ha dato valide motivazioni sulla sua attualità e validità; insieme al Liceo,sono entrati in scena importanti figure del passato: ex alunni, Bill Gates e perfino cantautori italiani, sempre rappresentati dagli alunni, i quali hanno detto la propria sugli studi classici.
A livello mondiale la manifestazione ruotava intorno ad una parola greca che conserva ancora oggi la sua attualità.
La parola scelta dal Liceo classico di Comiso è stata xenofobia: parola di origine per l’appunto greca che sta a significare letteralmente “paura dello straniero”
Gli alunni della classe IIIB, guidati dalla prof.ssa Daniela Fiorenzo, hanno aiutato tutti i presenti a comprendere più a fondo il significato di questa parola che ora più che mai è attualissima nella nostra società.
I ragazzi hanno centrato l’obiettivo mettendo a confronto il concetto di straniero nel mondo antico e ai tempi nostri, grazie anche ad un filmato, diretto e girato da Davide Baglieri, ormai ex alunno del Liceo Carducci, che trae spunto dalle “Supplici “ di Eschilo.
L’ alunna in ASL
Enrica La Montagna