Comunicato 9 del 24/11/17 - Premio nazionale sez. “Poesia” a Rachele Cassibba della V A del liceo classico
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- Pubblicato Venerdì, 24 Novembre 2017 16:42
COMUNICATO STAMPA
Comiso 24 novembre 2017
Il 24 novembre 2017 l’alunna Rachele Cassibba della V A del Liceo Classico “G. Carducci” di Comiso (RG) ha vinto a Roma presso l’ITIS “G. Galilei” il primo premio nazionale sez. “Poesia” nell’ambito del Giornale diregiovani/la scuola fa notizia con il componimento poetico:“L’anima di una donna”, molto apprezzato dalla giuria di qualità.
Rachele ha partecipato con entusiasmo e duttilità al laboratorio di scrittura creativa, condotto al Carducci di Comiso dal prof. Giancarlo Licitra e fortemente promosso e sostenuto dalla Dirigente, dott.ssa, Maria Giovanna Lauretta.
L’elaborato, “L’anima di una donna”, molto pensoso e riflessivo, caratterizzato da non comune concretezza e trasparenza, risulta un quadretto dalle vivaci tonalità, ove reale e surreale si inseguono e le luci e le ombre riescono a svelare la sofferta ascesi del divenire umano delle relazioni che elevano e fanno bella la vita.
La giovane autrice, nella primavera dei suoi anni, scolpisce ed illumina in profondità in modo plastico “l’anima di una donna”, dimora e dono della vita tout – court; ne riflette il misteri, l’essenza, la passione , come riverbero, dell’invisibile luce di cui è permeata, scava nelle latebre abissali della propria coscienza, dove il mistero e l’origine dell’esistenza divengono scaturigine fontale di bellezza e di stupore, che rigenerano speranza nell’hic et nunc del tempo e dello spaziodeclinati tutti al femminile.
A livello di linguaggio, si privilegia la retorica dell’eccesso: è un linguaggio “deviato” che viene reso significativo. Il simbolo e il paradosso ne sono la maggiore espressione: essi diventano formulazione di qualcosa di forte e di dolce ad un tempo, connaturale all’humanitas più genuina dell’ “universo “donna”.
Le antinomie dialettiche costanti, come sponde opposte, non riescono a contenere del tutto la piena dei sentimenti, che trasbordano all’esterno, toccando, perfino, il diapason della sfera mistico-religiosa. Gli ossimori, sapientemente bilanciati, diventano strumenti per dire il “non dicibile”, riescono a creare enunciati auto-contraddittori significativi, strumenti cognitivi essenziali: appaiono parole più gridate, che scritte; la erompente metaforicità, poi, fa quasi violenza all’intuizione del lettore, che ne resta sbalordito e, allo stesso tempo, conquistato!
Sentiamo la stessa autrice in proposito:
L’anima di una donna.
L’anima di una donna custodisce il mondo intero.
Ha dentro vortici,
turbinii di pensieri, di emozioni.
Cela ricordi e ferite,
presenta alte scogliere acuminate,
tanto alte, ma anche tanto fragili!
Ha dentro il mare,
un oceano che racchiude tutto l’amore che è in grado di donare.
Ha dentro il fuoco,
una fiamma in grado di bruciare,
ma anche di guarire senza mai consumarsi!
E’ il fuoco della passione, della seduzione, della compassione.
Ha dentro tutto il buio della notte,
il buio della paura, dell’ignoto, dell’oblio.
Al contempo, ha dentro anche tutta la luce,
la luce sfolgorante della determinazione,
della scelta, della volontà che smuove le montagne.
Ha dentro la forza di un uragano,
la forza di una combattente senza armatura, di un’amazzone indifesa!
Ha dentro l’impeto e la violenza della tempesta,
tempesta che spazza via tutto e lascia solo deserto,
dove si può solo invocare e cercare una Presenza!
Ha dentro la luna e le stelle.
Conserva saggezza e intelligenza,
serietà e rassegnazione,
realismo e romanticismo,
stranezza e normalità.
L’anima di una donna è TUTTO!
Tutto il meglio e tutto il peggio…
Essa va solo protetta e compresa.
L’anima di una donna è uno scrigno di segreti
e solo a pochi è concesso il privilegio di averne le chiavi.
La liceale, accompagnata dalla Dirigente, dott.ssa, Maria Giovanna Lauretta, dal prof. Licitra che ne ha curato l’editing e dalla madre, ha ricevuto un attestalo di merito, ha visto pubblicata la propria lirica nella prestigiosa “Collana Magi” e ha ricevuto in premio un Tablet dell’ultima generazione.
Anche alla Dirigente e al Docente curatore sono andati dei significativi attestati, quali: “Ultimi Educatori”.
Il responsabile dei rapporti con la Stampa
Prof.ssa Maria Stella Micieli